venerdì, maggio 19, 2006

Nando carpentiere

Verrà qui illustrata la mitica Saga della Ricostruzione della Porta prima del Ritorno dei Genitori.
Come avrete letto nel post precedente, il nostro Nando aveva risolto una situazione d'emergenza con la sua consueta diplomazia, ma - ahimè - aveva messo nei guai una fanciulla! Infatti la nandogirl si trovava ora con la porta del bagno sfondata e meno di 24 per ripararla prima del ritorno dei genitori... ovviamente era un sabato sera e il giorno dopo - domenica - non c'era speranza di trovare qualcuno che sistemassa la faccenda. Tranne ovviamente il Nostro Eroe, deciso a cancellare ogni traccia delle sue azioni prima che fosse troppo tardi. E senza nuclearizzare niente.
Ordunque il giorno dopo la fatidica festa, a un orario antelucano (mentre la città ignara è ancora immersa nel sonno), Nando si presenta a casa della sventurata fanciulla armato di pistola al silicone, pronto a ricomporre la porta crepata e sfrantumata in una forma simile all'originale. Dopo svariati tentativi però bisogna arrendersi all'evidenza dei fatti (la nandogirl si arrese, Nando decise graziosamente di sorvolare sulla questione): quel dannato silicone non funziona, neanche fosse fatto di pongo... non c'è modo di risistemare il danno. Forse. Infatti il prode Nando non si scoraggia facilmente e, dopo ore di lavoro e l'aiuto di un certo numero di viti autofilettanti, ecco a voi... TA-DAN! Una porta! Non un granché certo, ma non era un granché neanche prima. Comunque il nostro non esita a promettere di farsi carico di qualunque problema nasca dalle reazioni dei genitori... i quali, a onor del vero, non si scomposero più di tanto e anzi lodarono l'ingegnosa opera di ricostruzione del Nostro.
Tutto sembrerebbe quindi concludersi per il meglio, ma il tarlo del dubbio rode ancora il Nostro Eroe: come ha potuto il fido silicone tradirlo così? Dopo tutto quello che ha fatto per lui? Urgono chiarimenti! Il giorno dopo una telefonata sconsolata arriva alla nostra nandogirl per chiarire il mistero: Nando era uscito di casa talmente presto da non aver potuto dire ai suoi genitori che gli serviva il silicone e così loro non erano stati in grado di avvisarlo che il giorno prima avevano provveduto a caricare la pistola al silicone di repellente per piccioni!
Beh, almeno sappiamo perché la porta non stava insieme. E adesso il bagno in questione è sicuramente il miglior rifugio in circolazione nel caso di attacco da parte del pericolo piumato.

domenica, maggio 14, 2006

Non aprite quella porta. Perchè ci pensa Nando

Frugando nel baule dei ricordi, con l'aiuto di una pertica e di una lampada a olio, ho dissotterrato la cronaca dimenticata di un'interessante festa di compleanno, dove il Nostro ebbe modo di dar sfoggio delle sue innumerevoli risorse. Parecchi anni fa, dunque, si era a casa di una Nando Girl per festeggiarne il compleanno. C'era una vagonata di gente la maggior parte della quale mi era sconosciuta. E c'era anche un giovanotto ancor minorenne, un po' alternativo, un po' dark, un po' bohème - il cui nome mi taccio per ovvi motivi di privacy - che alle nove e un quarto era già ubriaco come un tegolo. Era costui di pessimo umore per chissà quali fatti suoi e quali pensieri che gli occupavano la testa; sta di fatto che ad un certo punto, meditando sul destino cinico & baro e sull'inutilità della vita, si chiuse a chiave in bagno. Dopo una decina di minuti eravamo nel panico, perchè non dava segni di vita, non rispondeva ai richiami del fratello, anche lui presente e non proprio lucidissimo. Il giorno dopo stavo raccontando la faccenda a un amico: costui disse: "Lasciami indovinare: Nando ha tirato giù la porta". Esatto. Il Nostro, arrotolatosi per modo di dire le maniche, abbattè la porta con una poderosa spallata. Trovammo il pargolo svenuto in condizioni non riferibili e gli prestammo le dovute cure. Nel frattempo Nando, incazzato come una biscia per questo affronto alla padrona di casa e a tutti i partecipanti, si mise in terrazzo a praticare forme di kung-fu per sfogarsi. E' vero, me possino cecà: la visione di Nando, in canotta nera e anfibi, sigaretta accesa in mano, in Novembre, che fa kung-fu sul terrazzo me la porterò dietro fin che campo. Giuro. Però così raggiunse la calma e fu un bene per tutti, soprattutto pel giovine ubriaco, perchè in effetti eravamo tutti più che desiderosi di prenderlo a calci dove non batte il sole, e Nando fu esempio di magnanimità e tolleranza ancora una volta. Parola di Nando.
PS: lascio ad altri, tipo la padrona di casa, la descrizione dei postumi della festa - soprattutto l'epica saga della Ricostruzione della Porta Prima che Tornino i Genitori.